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martedì 31 marzo 2015

Luna rossa



Luna rossa è una canzone napoletana pubblicata nel 1950 e conosciuta sia in Italia che all'estero. È stata incisa da numerosi cantanti in lingue diverse.
Scritta da Vincenzo De Crescenzo e musicata da Antonio Vian, la canzone fu presentata per la prima volta durante la Festa di Piedigrotta del 1950 al Teatro Augusteo di Napoli, cantata da Giorgio Consolini, accompagnato dall'orchestra di Nello Segurini. Nel giro di poco tempo la canzone diventò molto popolare diventando uno dei successi del dopoguerra, non solo a Napoli ma anche in Italia e all'estero, arrivando ad essere tradotta in 42 lingue e dialetti. Claudio Villa ne farà un suo cavallo di battaglia. Arrivata negli Stati Uniti d'America, verrà incisa da cantanti come Frank Sinatra (Blushing Moon).
La canzone racconta della tristezza di un uomo che, alle tre di notte, vagando per strada, spera che la sua amata si affacci dal balcone, ma ella non si presenta. Nella vana speranza di vederla, l'uomo parla alla luna chiedendole se vedrà la sua amata, ma gli risponde qua non c'è nessuno.
La canzone, in più di 50 anni, è stata eseguita ed incisa una miriade di cantanti di tutto il mondo, talvolta subendo delle “contaminazioni” artistiche del Paese dell'interprete di turno. Tra gli interpreti vi sono:
Frank Sinatra, George Dalaras, Claudio Villa, M'Barka Ben Taleb (versione in arabo), Mario Merola, Mario Trevi, Massimo Ranieri, Gabriella Ferri, Mia Martini, Enzo Gragnaniello, Renato Carosone, Renzo Arbore e l'Orchestra Italiana.



Luna Rossa - Renzo Arbore e l'Orchestra Italiana , Canta Eddy Napoli

Luna Rossa (VIAN - DE CRESCENZO) 
Vaco distrattamente abbandunato...
Ll'uocchie sott''o cappiello annascunnute,
mane 'int''a sacca e bávero aizato...
Vaco siscanno ê stelle ca só' asciute...
Fischio.........................
E 'a luna rossa mme parla 'e te,
Io lle domando si aspiette a me,
e mme risponne: "Si 'o vvuó' sapé,
ccá nun ce sta nisciuna..."
E i' chiammo 'o nomme pe' te vedé,
ma, tutt''a gente ca parla 'e te,
risponne: "E' tarde che vuó' sapé?!
Ccá nun ce sta nisciuna!..."
Luna rossa,
chi mme sarrá sincera?
Luna rossa,
se n'è ghiuta ll'ata sera
senza mme vedé...
E io dico ancora ch'aspetta a me,
for''o barcone stanott'ê ttre,
e prega 'e Sante pe' mme vedé...
Ma nun ce sta nisciuna...
Mille e cchiù appuntamente aggio tenuto...
Tante e cchiù sigarette aggio appicciato...
Tanta tazze 'e café mme só' bevuto...
Mille vucchelle amare aggio vasato....
Fischio.........................
E 'a luna rossa mme parla 'e te,



Luna Rossa Karaoke

domenica 29 marzo 2015

Premio letterario di poesia



PARTECIPA alla XVI edizione del Premio Letterario Internazionale di Poesia edita e Inedita -
"Tra le parole e l'infinito" 
scarica il regolamento - www.traleparoleelinfinito.com SCADE IL 30 aprile 2015

sabato 28 marzo 2015

PASTIERA

buona Pasqua a tutti


La pastiera è il dolce pasquale napoletano per eccellenza: famosissimo in tutto il mondo e immancabile sulle tavole campane. La sua origine è legata ad una leggenda che vede come protagonista è la sirena Partenope. Costei dimorava nel golfo di Napoli e ogni primavera emergeva dalle acque per cantare per gli abitanti del golfo; un anno il suo canto fu così straordinario che tutta la popolazione accorse verso il mare portando a Partenope dei doni per ringraziarla. La sirena ricevette la farina, cioè la forza e la ricchezza della campagna; la ricotta, omaggio dei pastori; le uova, simbolo della vita che sempre si rinnova; il grano tenero bollito nel latte, a prova dei due regni (vegetale ed animale) della natura; l'acqua di fiori d'arancio, per rappresentare i profumi della terra, le spezie, in onore dei popoli più lontani del mondo ed infine lo zucchero, per esprimere l'ineffabile dolcezza profusa dal canto della sirena. Quest’ultima, felice per tanti doni, li depose ai piedi degli dei, che riunirono e mescolarono con arti divine tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima Pastiera.
Di vero, in quest’affascinante leggenda c’è sicuramente il legame con la primavera: pare, infatti, che le antenate delle pastiere fossero preparate in occasione delle antiche feste pagane che ne celebravano il ritorno. La versione odierna fu realizzata delle suore dell’antichissimo monastero di San Gregorio Armeno, che vollero celebrare la Risurrezione mediante una simbologia che unisse il profumo dei fiori dell'arancio del giardino conventuale con la bianca ricotta ed il grano e le uova, simbolo di nuova vita, l'acqua di mille fiori odorosa come la primavera, il cedro e le spezie asiatiche. Da allora le suore, divenute maestre nella complessa manipolazione della pastiera, nel periodo pasquale ne confezionavano in gran numero per i nobili ed i ricchi borghesi.
La pastiera va confezionata con un certo anticipo, non oltre il Giovedì o il Venerdì Santo, perché si riposi e tutti gli ingredienti si amalgamino bene tra loro all’interno dei tipici ruoti di ferro stagnato dove viene cotta, servita e finanche venduta, poiché è talmente fragile che a sformarla si rischia di disfarla irrimediabilmente.


Ingredienti
per il ripieno
600 gr di ricotta di pecora550 gr di zucchero6 uova600 gr di grano cotto2 fiale di acqua di fiori di arancio2 bustine di vanillina200 gr di canditi misti (cedro e zucca)1 cucchiaino di cannella in polvere30 gr di burro400 ml di latte1 bicchierino di limoncello o di Strega
per la pasta frolla
600 gr di farina6 tuorli d’uovo300 gr di burro300 g di zucchero un pizzico di sale
Procedimento
Formate una fontana con la farina e metteteci nel centro lo zucchero, il burro a fiocchetti ammorbidito, il pizzico di sale e il primo tuorlo. Cominciate ad impastare, unendo i tuorli uno alla volta fino a che non si assorbono per bene al composto.
Impastate solo per il tempo necessario ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Formate una palla con la pasta frolla e mettetela a riposare per almeno 30 minuti in frigorifero coperta con della pellicola trasparente.
Fate cuocere il grano nel latte a fuoco basso, aggiungendo 30 grammi di burro e un cucchiaino di zucchero. Quando il composto diventa cremoso, spegnete sotto il fuoco e lasciate raffreddare.
Amalgamate bene la ricotta, passata prima al setaccio, con lo zucchero. Aggiungete sempre mescolando, i 6 tuorli d’uovo uno alla volta. Tenete le chiare da parte e montatele a neve ferma, vi serviranno dopo. Quindi unite l’acqua di fiori d’arancio, la cannella, la vanillina, il liquore e infine i canditi di zucca e di cedro fatti a cubetti piccoli.
Proseguite aggiungendo tutto il grano ormai freddo e in ultimo gli albumi montati a neve. Mescolate fino a rendere l’impasto cremoso e omogeneo.
Riprendete la frolla dal frigo e dividetela mettendone da parte un terzo. Stendete la parte più grande con il mattarello ad un’altezza di circa mezzo centimetro cercando di formare un disco più o meno regolare. Per non utilizzare altra farina mentre la stendete potete aiutarvi con due fogli di carta forno e passarci sopra il mattarello per spianarla.
Imburrate una teglia da forno circolare da 28 cm e rivestitela con il disco di pasta frolla togliendo i bordi che dovessero eccedere la teglia. La tradizione vuole che la pastiera sia alta 5/6 cm, questo serve a conservarne la fragranza, quindi regolatevi con una teglia di questa altezza.
Aggiungete gli scarti di pasta a quella messa da parte in precedenza e stendetela nuovamente. Questa volta formate un rettangolo e ricavatene tante striscioline larghe circa 2 cm tagliandole con la rotella tagliapasta dentellata.
Vesate il contenuto di ricotta e grano nella teglia rivestita di pasta frolla e livellate con la lama di un coltello. Non riempitela fino in cima, ma lasciate un dito tra il bordo e il ripieno. Completate incrociando sulla superficie le striscioline di pasta appena create mantenendo una distanza di 3 cm l’una dall’altra.
Cuocete la pastiera in forno preriscaldato a 180 °C per 1 ora circa. Se avete preparato la pastiera più bassa dei 5/6 cm consigliati, tenetela in forno per 45 minuti. Non vi preoccupate se la pastiera si dovesse gonfiare durante la cottura, è abbastanza normale. Si sgonfierà durante il raffreddamento.
Spolverate la superficie della pastiera con lo zucchero a velo prima di servirla.

30 marzo, via Solimena 15 - Napoli



INVITO ALLA CULTURA & ALL'ARTE, non mancate e non perdetevi lunedì mattina dalle ore 10:00 al ns Circolo Artistico Culturale del Vomero un'incontro molto interessante.

giovedì 26 marzo 2015

‘E CAPERE



“Si vuò sapè ‘a verità
m’ hê ‘a fà parlà”.
Dicette Nannina ntrìchete ‘e te
mentre parlava c’’a figlia ‘e Bebbè.

“Nun è overo ca Rituccia
mo se sposa cu Carluccio:
chella pazza scatenata
l’hanno vista int’â ‘nfrascata

‘nfacci’ô muro ‘nzieme â n’ato!”
Ma ‘na zia ‘e ‘stu Carluccio,
ch’era ‘ntiso tutto ‘o stralcio,
rispunnette: “Né Nannì!

Tu cu chesto che vuo’ dì?
Ca nepoteme carnale
ha miso ‘a capa int’ô rinale?
Chill’isso l’ha lassata
a chella ‘nfrancesata.

Pecchè nepoteme Carluccio,
cu l’amico suoje…Pauluccio,
hanno visto a ‘sta Rituccia…
dint’â stalla…cu ‘nu ciuccio!”

Carmine Barretta

martedì 24 marzo 2015

Ora legale in Italia



Nel 2015 L'ora legale in Italia entrerà in vigore alle ore 02:00 del 29 marzo
e terminerà alle ore 03:00 (ora legale) del 25 ottobre


L'ora legale fu introdotta in Italia nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, e fu applicata nelle estati successive fino al 1920.
Considerata dai più una drastica misura d'emergenza, di guerra, occorse appunto attendere il 1940 (Seconda Guerra Mondiale) per la sua reintroduzione: dal 14 giugno del 1940 (4 giorni dopo l'entrata in guerra dell'Italia) essa rimase ininterrottamente in vigore sino al 2 novembre 1942, e fu poi replicata (nel 1944, in verità, solo nel territorio della Repubblica Sociale Italiana) per gli anni seguenti fino al 1948.
Quasi dimenticata, l'ora legale tornò in vigore sedici anni dopo, nel 1966 e da allora viene applicata ogni estate.
L'ora legale e' applicata in osservanza di specifiche prescrizioni di legge, trovando il suo attuale riferimento normativo principale nella "Direttiva 2000/84/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 gennaio 2001, concernente le disposizioni relative all'ora legale" (in G.U.E. 2 febbraio 2001, n. L 031).
Questa direttiva riassume le disposizioni dell'ottava direttiva 97/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 luglio 1997 (che "ha introdotto una data e un'ora comune, in tutti gli Stati membri per l'inizio e la fine del periodo di ora legale degli anni 1998, 1999, 2000 e 2001") e sancisce inoltre:
si intende per "periodo dell'ora legale" il periodo dell'anno durante il quale l'ora è anticipata di 60 minuti rispetto all'ora del resto dell'anno;
a decorrere dall'anno 2002 in ciascuno Stato membro il periodo dell'ora legale ha inizio alle ore 1.00 del mattino, ora universale, dell'ultima domenica di marzo e termina alle ore 1.00 del mattino, ora universale, dell'ultima domenica di ottobre.

'A Maronna t’accumpagna




Il 21 marzo, oltre alla primavera, a Napoli è giunto Papa Francesco, con il suo messaggio di pace e di fratellanza. E' significativo che abbia scelto di trascorrere la sua giornata tra Scampia, la più grande piazza di spaccio della droga d’Europa, il carcere di Poggioreale dove ha pranzato con i detenuti, l’incontro con gli ammalati nella chiesa del Gesù nuovo ed infine il bagno di folla sul lungomare con i giovani, il futuro della città.
La sua benedizione "'A Maronna t’accumpagna” sia viatico per i Napoletani nel lungo viaggio dal buio delle tenebre verso la Luce.

Achille della Ragione

mercoledì 18 marzo 2015

Fra Donato Petti




Oggi mercoledì 18 marzo 0re 17:00 a Napoli quartiere Materdei, presso l'Istituto che si chiama non più Diaz, ma J.Battiste de La Salle Fra Donato Petti presenterà il libro: "Dialogo sulla Politica con papa Benedetto XVI "
Donato Petti, lauerato in Teologia alla Pontificia Università Lateranense e Lettere presso “La Sapienza” di Roma, ha alle spalle una brillante carriera di educatore, dapprima come insegnante presso i licei e poi come docente universitario. Nel 1986 ha fondato nella diocesi di Pozzuoli l’Istituto di Scienze Religiose “S.Paolo” di cui è stato direttore e docente. Dal 1997 al 2003 è stato Preside dell’Istituto Paritario “Villa Flaminia” di Roma e attualmente è Provinciale italiano dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Impegnato da anni alla qualificazione etico-religiosa e professionale degli Educatori delle scuole Cattoliche, è autore di numerosi scritti in ambito filosofico e pedagogico.
Partendo dagli insegnamenti di Papa Benedetto XVI, l'autore formula tutta una serie di domande che danno al volume il carattere dell'intervista. Tuttavia proprio per volere dell'autore il libro non assume questo carattere con domande preconfezionate, bensì con un semplice dialogo nel quale il Santo Padre viene lasciato libero di parlare  a tutto campo su una varietà di tematiche di grandi attualità; partendo dalla crisi politica e allargando il  confronto su problematiche  economico-sociali e religiose. “Un futuro migliore è possibile per tutti, se lo si fonderà – afferma Papa Benedetto – sulla riscoperta dei fondamentali valori etici. Un’illimitata fiducia nelle potenzialità della tecnologia si rivelerebbe alla fine illusoria; sono i grandi principi, invece, che si rivelano indispensabili per costruire lo sviluppo umano dei prossimi anni. Occorrono uomini retti tanto nella politica quanto nell’economia, che siano sinceramente attenti al bene   comune”. Guardando alle grandi emergenze Papa Benedetto prosegue: “Indubbiamente  va rivalutato il ruolo ed il potere politico degli Stati, in un’epoca in cui esistono di fatto limitazioni alla sovranità, a causa del nuovo contesto economico, commerciale e finanziario internazionale. E d’altro canto non deve mancare la responsabile partecipazione dei cittadini alla politica, grazie pure ad un rinnovato impegno dei lavoratori chiamati ad instaurare nuove sinergie a livello locale ed internazionale. Vi è la necessità di un’Autorità politica mondiale regolata dal diritto, che si attenga ai principi della sussidiarietà e solidarietà e sia fermamente orientata alla realizzazione del bene comune, nel rispetto delle grandi tradizioni morali e religiose”. 


 Fra Donato Petti
NAPOLI - Materdei, refettorio dell'Istituto Armando Diaz

domenica 15 marzo 2015

Incontro di giovedì 19 marzo



Il 21 marzo, primo giorno di primavera, l’UNESCO celebra la Giornata mondiale della Poesia. Istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO nel 1999 è stata celebrata per la prima volta il 21 marzo dell’anno seguente e, da allora, sempre, in tutte le nazioni aderenti all’UNESCO e con crescenti significati e valori. Oggi la Giornata vuole riconoscere all’espressione poetica, allargata alle sue varie forme di creatività, un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali e, quindi, della pace, della giustizia e della dignità umana in tutte le parti del mondo.
Anticipando questo evento UNESCO giovedì 19 marzo c'è un RADUNO di amici poeti in Via Solimena 15 Napoli, in mattinata dalle 10:00 alle 14:00 e al pomeriggio dalle 17:00 alle 21:00 chi vuole e può ci intratteniamo per una breve pausa pranzo (Primo a scelta , bibita e secondo a scelta prezzo sociale 10 euro).
La recitazione delle poesie presentate sarà intervallata da brani musicali a ben rappresentare così il connubio fra tre arti sorelle, espressive di sensibilità poetiche profonde dei singoli artisti.
Tutti gli amici che vorranno accettare questo invito a intervenire per celebrare la Giornata assieme a noi saranno benvenuti ed attivi sostenitori dell’impegno congiunto del nostro circolo culturale ARCUM per l’affermazione dei sentimenti poetici e quindi dei diritti umani universali

INFO e PRENOTAZIONI tel. 339.539.21.79



sabato 14 marzo 2015

Ricordando il… Festival della Canzone Napoletana in crociera “Provocation Tour”



L’agenzia di viaggi Scooptravel service, in collaborazione con la MSC crociere; dal 29 maggio al 5 giugno 2015 a bordo della fantastica MCS DIVINA (partenza da Napoli) presenta:
Ricordando il… Festival della Canzone Napoletana in crociera “Provocation Tour”

Con (in ordine alfabetico):
Gloria Cristian
Mario Da Vinci
Mirna Doris
Gianni Nazzaro
Antonio Siano
e le tammorre del Maestro Romeo Barbaro
conduce lo showman: Lino Barbieri
direzione artistica Mario Da Vinci

Itinerario:
Napoli, Civitavecchia (Roma), La Spezia (cinque Terre), Cannes, Palma De Maiorca, Barcellona, Napoli.

Sistemazione e quote di partecipazione
Cabina interna: €765 p.p.
Cabina esterna: €825 p.p.
Cabina esterna con balcone: €885 p.p.
3° e 4° letto in cabina con due adulti: GRATIS (pagano solo Tasse ed assicurazione: €145 p.p.)
Tariffe tutto incluso tasse, assicurazione, pacchetto spettacoli e incontro con gli artisti.
Supplemento esperienza Fantastica: €70 p.p.


Solo prenotando con la Scooptravel si potrà accedere agli incontri previsti dal programma
Per info e prenotazioni: tel. 0815567741     www.scooptravel.it
Sede centrale: Via Bernini, 90° 80129 - Napoli
Filiale: Via Tito di Camaino, 16 - 80128 Napoli

venerdì 13 marzo 2015

Opere del Maestro Claudio Scarano

gesso su cartoncino

gesso su cartoncino

gesso su ardesia

gesso su ardesia

gesso su cartoncino


Per gli amici del circolo ArCuM Solimena ecco quattro opere, realizzate di getto con i gessetti (due su cartoncino e due su  lavagna), del Maestro Claudio Scarano.